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Il Salotto Alzheimer della Capitale

Già presenti in altre nazioni da molti anni, gli "Alzheimer Cafè" stanno prendendo piede anche in Italia.

 

Il Salotto Alzheimer della Capitale è un'iniziativa nata dalla comunione di intenti e dalla collaborazione tra l’Associazione SOS Alzheimer, la Caritas diocesana di Roma, settore Volontariato ed il Centro del Sacro Cuore di Roma (Via Bardanzellu, 83). 
La Caritas romana memore di una precedente esperienza, ha potuto fattivamente contribuire al progetto che partirà il 14 gennaio 2008 con l'inaugurazione presso il Centro del Sacro Cuore con la collaborazione di SOS Alzheimer che metterà a disposizione il proprio know how medico-scientifico, il proprio personale O.M.A. e dei volontari per accogliere pazienti e familiari in un ambiente curato nel design e nella capacità di ospitalità. 
Da lunedì 14 gennaio 2008 ogni lunedì dalle 15,30 alle 17,30, si terranno infatti incontri tematici, si sperimenteranno tecniche e strategie di riabilitazione cognitiva come la musicoterapia, la psico danza terapia, la logopedia. 
Ma si cercherà soprattutto di accogliere veramente tutte le richieste che perverranno offrendo alla città un servizio ed un punto di riferimento certi. 

Sono stati invitati: 
– l’Assessore Raffaela Milano, Ass.to Politiche Sociali e Promozione della Salute, Comune di Roma 
– l’Assessore Augusto Battaglia (Ass.to Salute) e l’Assessore Silvia Costa (Ass.to Servizi Sociali), Regione Lazio 
– l’Assessore Claudio Cecchini, Ass.to Politiche Sociali e per la Famiglia, Provincia di Roma 
– S.E. Vescovo Armando Brambilla, Pastorale Sanitaria Vicariato di Roma 
– Don Guerino Di Tora, Caritas Diocesana Roma 
– il Prof. Vincenzo Marigliano, Policlinico Umberto I Roma 
– la Dott.ssa Francesca Danese, CESV-SPES, Roma 

Testimonial: Toni Santagata 

Già presenti in altre nazioni da molti anni (il primo è stato aperto a Leida, in Olanda, nel 1997) gli "Alzheimer Cafè" stanno prendendo piede anche in Italia. 
Si tratta di salette in luoghi pubblici o presso circoli privati, concesse in uso agli ammalati ed ai loro familiari per uno o due pomeriggi alla settimana. 
Tra un caffè, un pasticcino ed una bibita, gli esperti del settore affrontano con i familiari diverse tematiche relative all'invecchiamento, quali i disturbi dell'orientamento temporo-spaziale, la demenza, il mondo interiore dell'anziano e simili. 
Lo scambio di opinioni viene "facilitato" da una esperienza emozionale introduttiva, mediata da scene tratte da film o dalla lettura di brani letterari. In tal modo i familiari acquistano maggiore consapevolezza delle proprie emozioni nell'assistere il congiunto e riescono a "ricollocarle" più razionalmente. 
I malati, per loro conto, si giovano di tecniche di stimolazione mnemonica, sia formali che informali, e della possibilità 
di socializzazione e di svago che l'ambiente offre.