Editoriale
Flexicurity
Flexicurity: una parola di moda o una nuova condizione per lo sviluppo?
Il termine è il risultato di due concetti di significato opposto: flessibilità e sicurezza. Il riferimento principale è al mercato del lavoro dove la flessibilità, in tutte le sue forme, compresa la mobilità, sembra essere la condizione che garantisce sviluppo e competitività; mentre la sicurezza è il bisogno di stabilità e di certezza, che fa parte degli elementi che definiscono il benessere sociale.
Se il mercato del lavoro e le regole dello sviluppo non possono garantire stabilità, questa dev’essere assicurata dai sistemi di Welfare. Non in una logica assistenzialistica, ma seguendo obiettivi di tutela e di promozione, secondo principi di uguaglianza e di inclusione sociale.
Ciò implica profondi cambiamenti, sia nella cultura del lavoro, ma anche nel quadro delle responsabilità di chi opera nel mercato del lavoro stesso, imprese e sindacati prima di tutto. Implica anche una politica fiscale trasparente e un dialogo sociale continuo tra le istituzioni e i vari shareholder per il superamento di ogni tipo di settorialismo.