Editoriale di novembre n. 2 2006
Finanziaria e politiche sociali
Il dibattito intorno alla finanziaria non dà grande rilevanza agli aspetti tradizionalmente legati alle politiche sociali. Si parla di occupazione, di stabilità del lavoro, di incentivi allo sviluppo, di riduzione della pressione fiscale, di Università ecc. E’ una dimenticanza, oppure l’effetto di una specie di rassegnazione, maturata in questi anni di tagli allo stato sociale?
Con la modifica del Titolo V della Costituzione le competenze in materia di assistenza sono passate alle Regioni, mentre spetta allo Stato fissare i Livelli Essenziali di Assistenza. Riusciranno le Regioni e i Comuni a garantire tali Livelli (peraltro mai fissati)? E’ probabile che i trasferimenti dello Stato non basteranno al riguardo; sarà quindi la capacità impositiva dei Comuni e delle Regioni a provvedere, salvo convertire le spese modificando le priorità. Oppure dovremo aspettarci qualche rinuncia e qualche passo indietro? Il tema è serio e non può essere rinviato