Call for abstracts La prospettiva antioppresiva nel servizio sociale – La Rivista di servizio sociale n. 1– 2023 a cura di Elena Allegri e Mara Sanfelice
Call for abstracts
La prospettiva anti-oppressiva nel servizio sociale
a cura di
Elena Allegri (Università del Piemonte Orientale, Alessandria) e Mara Sanfelici (Università di Trieste).
Secondo la definizione internazionale, curata dalla International Association of Schools of Social Work (IASSW) e dalla International Federation of Social Workers (IFSW), il servizio sociale è una professione basata sulla pratica e una disciplina accademica, orientata dai principi di giustizia sociale, rispetto delle diversità e responsabilità collettiva, il cui scopo è promuovere lo sviluppo e la coesione sociale, l’emancipazione e la liberazione delle persone (IASSW-IFSW, 2014).
La letteratura empirica documenta, tuttavia, come le politiche, le pratiche organizzative e lavorative nei servizi, più o meno consapevolmente, possano generare forme di disuguaglianza, discriminazione e oppressione, muovendo in direzione contraria al mandato degli assistenti sociali.
La prospettiva dell’anti-oppressive practice (AOP) offre ai professionisti una lente che consente di orientare la riflessività sui processi che generano oppressione a diversi livelli:
- del più ampio sistema sociale e culturale;
- delle politiche pubbliche e sociali che orientano il disegno dei sistemi di Welfare;
- delle pratiche organizzative nei servizi sociali, socio-sanitari e educativi;
- delle pratiche lavorative quotidiane dei professionisti dell’aiuto.
L’approccio anti-oppressivo (AOP) mette al centro l’importanza di considerare l’oppressione non solo attraverso il focus sulle relazioni interpersonali -in cui l’esercizio di potere sugli altri può dare luogo a un trattamento ingiusto- ma anche osservando come tali relazioni si costruiscono all’interno di strutture e processi socio-culturali più ampi (Dominelli, 2012; Baines, 2007; Dumbrill e Yee, 2019); Dalrymple & Burke,1995). In questo senso, l’oppressione include anche l’imposizione, pacifica o violenta, di sistemi culturali, credenze, valori e modi di vivere. L’oppressione può essere esterna, e in tal caso può implicare resistenza da parte di gruppi oppressi, oppure interna, quando una minoranza fa propria la convinzione che il sistema dominante sia l’unica via possibile, assimilando e dando per scontata la supremazia culturale e sociale imposta.
La conoscenza e l’analisi dei problemi sociali che si riflettono nella vita di individui, di gruppi e di comunità locali che interagiscono con i servizi, così come l’analisi critica degli approcci del servizio sociale, mirano a promuovere un cambiamento nei processi culturali, nelle variabili strutturali e nelle pratiche che generano condizioni di svantaggio e oppressione per le persone con meno potere.
Nonostante la prospettiva anti-oppressiva sia centrale nel dibattito scientifico a livello internazionale, il suo impatto nella pratica è ancora marginale, soprattutto in Italia.
Questa call intende raccogliere contributi relativi a ricerche empiriche, analisi teoriche, analisi organizzative, analisi critiche di interventi professionali a livello micro (ad esempio, presentando studi di caso) e a livello macro (ad esempio, discutendo criticamente interventi di advocacy e policy practice) o nell’ambito della formazione, che dimostrino la possibilità di applicare i concetti della prospettiva anti-oppressiva nel servizio sociale.
SCADENZE
Gli abstract, di massimo 500 parole, devono essere inviati entro il: 14 gennaio 2022 a La Rivista di Servizio sociale istisss.rivista@gmail.com e alle curatrici Elena Allegri elena.allegri@uniupo.it e Mara Sanfelici msanfelici@units.it.
La comunicazione dell’esito del referaggio degli abstract avverrà entro il 4 febbraio 2022.
Gli articoli completi dovranno pervenire entro il 31 maggio 2022 per essere sottoposti al processo di referaggio doppio cieco e dovranno rispettare le regole editoriali della Rivista (https://www.istisss.it/la-rivista-di-servizio-sociale/indicazioni-per-gli-autori/)
Gli articoli che supereranno il referaggio saranno pubblicati sul numero 1/2023, la cui uscita è prevista per il primo semestre del 2023.